Ghostwriter

Per Ghostwriter, termine tradotto in inglese “scrittore fantasma” oppure “scritto ombra” è uno scrittore professionista che viene pagato per scrivere articoli, storie, altre tipologie di pubblicazione, da un’altra persona.

Numerosi sono i capi politici, le celebrità, i professionisti che assumono i Ghostwriter per scrivere articoli, discorsi o altro materiale per loro.

Solitamente i Ghostwriter vengono assunti per ordinare bozze, manoscritti o articoli oppure per elaborare alcuni concetti ed idee che vengono fornite a priori.

Una volta elaborato il contenuto editoriale però lo scrittore rinuncia a ogni diritto d’autore, cedendoli invece al cliente che ne diventerà l’unico titolare.

Ma cosa spinge una persona ad affidarsi ad un Ghostwriter? Scopriamolo.

Chi assume il Ghostwriter

La parola Ghostwriter viene sempre indirettamente accostata a personaggi di un certo rilievo. Si sente parlare di questa figura a proposito del libro di una star internazionale o di un importante politico. Per questo a volte ci si chiede: ma queste persone hanno davvero bisogno di farsi rappresentare da qualcun altro? La risposta è sì.

Il lavoro del Ghostwriter spesso si accompagna a oratori, attori del cinema, registi o anche scrittori di professione a corto di idee. Siamo abituati a vedere ciascuna di queste figure come leader perfettamente a loro agio in tv o di fronte ad un pubblico vastissimo, per questo a volte si fa fatica a immaginare che dietro ai discorsi di personaggi tanto illustri ci sia in realtà il lavoro di qualcun altro.

A cosa serve il Ghostwriter

La meraviglia risiede probabilmente nell’ingenuo pensiero che la scrittura sia, più che un’abilità, un automatismo che si acquisisce da bambini. La realtà dei fatti è ben diversa, poiché scrivere non vuol dire solo conoscere la grammatica di un testo o essere capaci di riprodurla al meglio.

Essere uno scrittore significa infatti saper mettere in fila i pensieri, trasferire fedelmente le idee su carta e con grande abilità restituirle al lettore nel modo più chiaro possibile: un processo che dunque richiede ingegno creativo, studio e anche metodo.

A tal proposito, più facile di quanto si crede è incontrare attori bravissimi sul set – o pensatori in grado di parlare con grande carisma alle masse – che non sappiano tradurre il proprio talento in un buon contenuto editoriale. È qui che entra in gioco il Ghostwriter.

Le qualità di un buon Ghostwriter

Un buon Ghostwriter deve prima di tutto conoscere le regole della grammatica e della sintassi. Rispetto ad uno scrittore tradizionale, il cui lavoro risiede nel trascrivere i propri pensieri, il Ghostwriter ha da compiere un’impresa lievemente più ardua. Ad esso infatti spetta il compito di scrivere dei pensieri degli altri, che non è un’operazione affatto semplice. Un buon Ghostwriter infatti deve saper entrare in empatia con il proprio cliente, riuscire in qualche modo ad annullare il proprio punto di vista per iniziare a guardare le cose secondo l’ottica di qualcun altro. Per questo tra le qualità di questa figura professionale troviamo sicuramente la predisposizione all’ascolto. Molto importante sono infine creatività e versatilità: sebbene le idee da trasporre siano quelle di qualcun altro, spetta al Ghostwriter incollarle tra loro attraverso le più svariate tecniche narrative.

Come funziona la collaborazione con un Ghostwriter

Spesso ci si chiede come funziona la collaborazione con un Ghostwriter non solo in termini economi ma anche e soprattutto a livello empatico e comunicativo. Chi scrive un libro per qualcun altro ha in qualche modo il dovere di rappresentarlo a 360 gradi. Per questo è lecito domandarsi quanto in simbiosi bisogna vivere con la persona che ci commissiona il lavoro. Questo dipende molto dal caso, dal tipo di persona che stiamo rappresentando e dalla tipologia del libro da scrivere. Spesso la collaborazione tra un Ghostwriter e un committente si consuma anche in una semplice intervista o in un colloquio conoscitivo. Per una biografia, però, un incontro striminzito potrebbe non bastare o addirittura penalizzare il lavoro.

Spesso infatti, in questi casi, il Ghostwriter vive a stretto contatto con la persona da ritrarre, magari fissando degli incontri quotidiani o passando con lei intere giornate assieme.

Quando si tratta di un lavoro meno impegnativo o di un testo che non richiede particolare coinvolgimento emotivo da parte del committente, come ad esempio nel caso di un romanzo, allora questo può incontrare lo scrittore fantasma anche sporadicamente, così da tenersi aggiornato sull’avanzamento del lavoro.

Quanto costa o guadagna un Ghostwriter

Parlare di costi e guadagni, quando si parla di scrittura, è molto difficile. In questi casi infatti ci si scontra con un ampio spettro di possibilità, che ne determino gli accordi. Il costo di un Ghostwriter è soggetto ad una serie di importanti variabili: come ad esempio, il tipo di libro da scrivere, la lunghezza del manoscritto, le ore impiegate nella stesura o anche la bravura del Ghostwriter.

Esistono infatti scrittori fantasma che richiedono poco più di 100 euro e altri che invece ne costano circa 10.000. Il Ghostwriter, difatti, può anche essere uno scrittore affermato, che pur vantando già delle sue pubblicazioni, decide di prestare le sue abilità di narratore anche agli altri e di guadagnare così qualcosa. Se ci pensiamo, il mondo è pieno di bravi scrittori, le cui vendite vengono penalizzata dalla mancanza di notorietà. Scrivere per una celebrità, può invece dare agli stessi una grande opportunità di guadagno.

Esempi di Ghostwriter di successo

Quello del Ghostwriter è un mestiere che impone alla vanità di farsi da parte. Nella maggior parte dei casi, ad essi non spettano mai premiazioni o pubblici riconoscimenti, neanche quando il libro raggiunge picchi di successo incredibili.

Qualche storia di successo, però, esiste. Un esempio a cui ispirarsi potrebbe essere, a tal proposito, quello di AndrewCrofts, il Ghostwriter più ricco al mondo.

Questo scrittore fantasma inglese ha 61 anni ed è riuscito a sfornare, nell’arco della sua lunga carriera da autore, oltre quaranta libri e ognuno di questi da milioni di copie.

Non ci sono stati grossi riconoscimenti per Andrew, che è sempre rimasto nell’ombra di volti più noti del suo. La sua bravura però viene retribuita al meglio: 130 mila euro per ogni libro pubblicato, una cifra da far girare la testa.

Le regole di un buon Ghostwriter

Se sogni di diventare anche tu un bravissimo Ghostwriter, allora potrebbe tornati utile una serie di utili consigli da applicare nel quotidiano.

1.La soluzione è nel dialogo

Abbiamo già affrontato, nel corso di questo articolo, le dinamiche che determinano il rapporto tra il Ghostwriter e il committente. Come abbiamo detto, spesso gli scrittori non hanno la possibilità di conoscere a fondo l’autore, poiché il colloquio tra i due si esaurisce in poche ore. Allora come si arriva da un incontro conoscitivo alla realizzazione di un libro?

La soluzione è nel dialogo. Anche se hai poco tempo a disposizione, ti basterà usufruirne al meglio per poter portare al termine l’opera perfetta per il tuo cliente. Per ogni incontro con l’autore, dunque, può essere importante strappare nuove informazioni. Del tuo cliente dovrai conoscere ogni cosa: visione politica, abitudini alimentari, valori e opinioni. Che si parli di una biografia o di un romanzo, conoscere ogni sfumatura della sua persona può essere molto utile.

2.L’importanza di essere invisibile

Una volta acquisite tutte le informazioni necessarie alla realizzazione del libro, potrai finalmente dar vita al tuo lavoro. Attenzione, però, perché una delle difficoltà maggiormente incontrate dagli scrittori fantasmi è quella di non riuscire a tenere se stessi fuori dalla pagina.

È importante infatti ricordare che la storia che si sta raccontando è quella di qualcun altro e, sebbene ci sarà molto anche di tuo all’interno, non bisogna mai farlo trasparire.

Potrà infatti capitarti di dover scrivere per una persona che ha delle idee completamente diverse dalle tue e a quel punto sarà necessario fare quello che viene richiesto al Ghostwriter: essere invisibile.

3.Cerca l’ispirazione all’esterno

Altra cosa fondamentale è l’ispirazione. Scrivere la storia di qualcun altro può mettere a dura prova lo scrittore, che da sempre fa riferimento al suo bagaglio di emozioni e impressioni. Può capitare, quindi, di attraversare qualche momento di blocco o stasi.

In queste occasioni ricordate che scrittori del calibro di Fitzgerlad traevano ispirazione dal mondo circostante, acuendo il proprio spirito d’osservazione assieme alle doti narrative.

Scrivere di e per qualcun altro può infatti essere considerato un valido esercizio per la creatività: qualità che uno scrittore dovrebbe sempre allenare.

4.Tieni allenata l’empatia

Possiamo serenamente ammettere che buona parte del lavoro di un Ghostwriter affonda la sua ragion d’essere nell’empatia. La capacità di mettersi nei panni dell’altro è necessaria se s’intende fare questo mestiere. Senza non sarebbe possibile portare avanti alcun progetto.

5.Essere riservati conta

Un buon Ghostwriter dev’essere anche molto riservato. Come abbiamo già detto, questo non è un mestiere per vanitosi. Scrivere per qualcun altro e rinunciare ai meriti richiede comunque anche una grande riservatezza. A meno che non sia l’autore stesso a scegliere di lodarti in pubblico, allora non potrai rivendicare i “diritti” del lavoro svolto.

Dire pubblicamente che hai lavorato al romanzo, ad esempio, mina il rapporto di fiducia instaurato con il committente. Ultimamente però sono in crescita gli autori che ammettono di aver avuto bisogno di un ghost.